Mi scuso,disilluso
Ancora acusso
Il colpo e uso,ironia di circostanza
Mi dispiace ti ho deluso e basta
ora per me é festa grande
mi prendo sorridente, le vittorie
peró intanto lascio te in mutande
‘fa niente,dice sorridente
‘fa niente,la tua bocca mente
‘fa niente,‘fa niente,‘fa niente,pelle da serpente
‘fa niente,conta poco e niente
CORO:
Le storie sono come le finestre a primvera
si apron facilmente e sempre troppo volentieri
ascoltando il profumo di un ‘estate che si spera
arriverá,man non arriva,e pensi sempre a ieri
e l‘attenzione cade solo sulle cose belle
i pratti illuminati, i fiori gialli e bianchi
ma poi cade la neve e primavera non é piú
ma poi cade la neve e primavera non é piú
Mi acusso, del sopruno, non abuso, della tua calma
sono stato brusco e non ottuso
c‘é gran differenza
é stata una delle tante storie durate niente
pazienza andiamo avanti,ma mi sento un verme
‘fa niente,dici sorridente,‘fa niente,la tua bocca mente
‘fa niente,‘fa niente,‘fa niente,pelle da serpente
‘fa niente,conta poco e niente
CORO
Le braccia strette forte al petto in segno di chiusura
quell‘espressione, il broncio tipico che non hai perso mai
davanti a un capuccino assaggi la sua schiuma
e vagamente erotico con gli occhi assaggio te
e riassaporo gusti indiscutibili che hai perso
dolci,agri, ingenui,erano i miei morsi
e quanti errori accumulati senza mai capire
che per gustarsi meglio ci si deve assaporare
lentamente,con la testa,lievemente,
cominciare dall‘esterno,per lasciarsi
alla fine.
CORO(2)