Come la rabbia la tempesta l‘imprudenza l‘ansietà
quante idee vanno in fumo
mi basterebbe un po‘ di sabbia un po‘ di giorni fuori la città
anche senza nessuno
tagliare il vento come il volo degli alianti
che nel silenzio stanno su
senza resse senza scosse senza l‘inquilino che abita giù
senza il rumore che batte in testa senza musica di un finto rock
anche stando a digiuno
senza orologio senza più tempo e senza i clacson di un crocevia
è il momento opportuno
guardare avanti e riscoprire le distanze
gli spazi che non vivi più
senza impegni senza scosse senza il batticuore e la sua schiavitù.
Cieli aperti praterie e le profondità
mari immensi boschi verdi rocce senza età.
Senza la scienza e senza fili quel burattino si muoverà
perchè l‘uomo è qualcuno
modi di fare modi di dire fotografie della realtà
non le scatta nessuno
guardiamo avanti apriamo il cielo sulle stanze
spaziando l‘emotività
senza resse senza tosse e senza più l‘angoscia dovunque vai.
Cieli aperti praterie e le profondità
mari immensi boschi verdi rocce senza età
senza più folle di gente che non sa
varcare le soglie della mondanità
aprire le porte su questa vita mia
decidere se stessi qualunque giorno sia.
quante idee vanno in fumo
è il momento opportuno
Guardare avanti e riscoprire le distanze
gli spazi che non vivi più
senza impegni senza soste senza il batticuore e la sua schiavitù.
Cieli aperti praterie e le profondità
mari immensi boschi verdi rocce senza età
sogni sparsi cuori immensi nell‘intimità
grida perse mani terse la tranquillità