(f.arcuti / f.recchia)
E sabato sera e il campanello suona
E come una musica mentre gli altri giorni stona
M‘affaccio a guardare anche se so gia di sapere
Chi è stato a pigiare quel bottone micidiale
Allora plano le scale e il sorriso mi compare
Saturno maria in pena ad aspettare
Ma partiamo dal concetto lui non è uomo normale
E‘ un lord all‘apparenza e la follia per compare
Sale la febbre dilaga in citta‘ qua e la
Senti stu raggae dalle alpi a leuca mo va
Specchi specchetti siamo lucidi e splendenti
Le luci della notte si riflettono sui denti
Prima fermata maceio tappa obbligata
Covo porta fortuna per ogni serata
Parte il brindisi sono gia dodici
Siam quasi fradici fermiamo qua
I tassi alcolici segnano i massimi
La tappa è consumata la missione completata
Sale la febbre dilaga in citta‘ qua e la
Senti stu raggae dalle alpi a leuca mo va
Brucia nella sera la nostra chimera
Lasciando alle spalle il vuoto di ieri
Svuotando la mente dai tanti pensieri
E il mio viso intinto dal sorriso
Il tempo mi tartassa e l‘alcol mi complessa
Fiesta fiesta
Per me la cosa giusta senza mai dire basta la cosa ca me gusta
Per me la cosa giusta senza mai dire basta la cosa ca me gusta
Fiesta fiesta
Per me la cosa giusta senza mai dire basta la cosa ca me gusta
Per me la cosa giusta senza mai dire basta la cosa ca me gusta
Sale la febbre dilaga in citta‘ qua e la
Senti stu raggae dalle alpi a leuca mo va .