Forse quelle cinque dita rosse sul viso di mia madre non me le sono mai scordate bruciano più a me che a lei e pure nei sogni incubi brutti che poi ti vergogni come le luci blu gli spari giù al palazzo che cazzo sta succedendo mentre stavo dormendo se lo portarono via alti i muri della casa mio padre poi dopo un po’ li ho ritrovati gli uomini a casa a qualsiasi ora della notte le botte la gente a scuola che sfotte fino a che non piglia un cazzotto in bocca occhi svegli e una voglia di combattere ogni giorno troppa puzza sotto al naso si vede anche dove non ci sta guardo il mio tempo e il mio tempo che se n’è andato nel vento e che forse servirà a farmi andare prima all’inferno… da grande voglio una motocicletta e un ferro freddo nelle mani per fare tremare chi ci ha trattato come cani anima e sogni e se non lo hai capito che me ne fotte è il mio nemico
Forse qui inizia così che un bambino vuole diventare un criminale
forse qui inizia così che un bambino vuole diventare un criminale
Mamma sono un uomo mo’ sedici anni e il mondo in tasca ma mi manca sempre qualche cosa lo sai certe volte vorrei spaccare tutto buttarmi nel fuoco nel vuoto che ho dentro senti mi piacevano i suoi modi e come parlava bene anche se non mi vedeva come lei nei suoi occhi così pieni di sole vedevo il giorno che non muore poi i soldi diventavano sempre più pochi mentre i sogni cominciavano ad avere quattro ruote e un motore premi forte senò non spara… e poi le luci in faccia la stanza chiusa le mani attaccate quante mazzate ma non me le accuso piùil fumo la voce forte delle domande il sangue davanti agli occhi ancora vivo la paura e il viso il terrore di quell’uomo che ho ucciso e mo’ che un tribunale sta giudicando la mia vita rivedo sul viso di mia madre quelle cinque dita….